giovedì 25 settembre 2008

Il cognome della mamma ai proprio figli!

Cassazione: "I tempi sono maturi"

I giudici della Cassazione aprono al cognome materno ai figli legittimi, nel caso in cui ci sia piena concordia dei genitori. Per la Suprema Corte anche l'Italia, come tutti i 27 Stati Ue, ha il dovere di uniformarsi alla Carta dei diritti che vieta "ogni discriminazione fondata sul sesso". Al centro della controversia il caso di due genitori milanesi che chiedono da anni di attribuire al proprio figlio il cognome della madre.

Il tribunale e la Corte d'appello di Milano, però, hanno rigettato la loro istanza.

Per gli "ermellini" dopo la ratifica del trattato di Lisbona (in cui, tra le altre cose, si afferma il diritto al rispetto della vita privata e familiare e la parità tra uomini e donne) "si dovrebbe aprire la strada all'applicazione diretta delle norme del trattato stesso e di quelle alle quali il trattato fa rinvio e, comunque, al controllo di costituzionalità che, anche nei rapporti tra diritto interno e diritto comunitario, non può essere escluso".

Già nel 2006 la Cassazione aveva lanciato un appello ai parlamentari affinché con una legge consentissero l'adozione del cognome materno.

Piazza Cavour rileva che ormai da quasi trent'anni (la prima proposta di legge a favore del cognome materno è del 30 ottobre 1979) il Parlamento, pur avendo affrontato il tema, "non è ancora pervenuto a soluzioni concrete".

Il patronimico, infatti, per la Cassazione, è ormai "retaggio di una concezione patriarcale della famiglia non più in sintonia con l'evoluzione della società e le fonti di diritto soprannazionali".

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Che dire se non .... era ora!


Tratto da http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo428020.shtml


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